Il segreto è… nella termodinamica
Appresi per la prima volta la tecnica delle Sei Forze quando ero molto giovane (dunque secoli fa!). Fu uno dei miei primi e più cari maestri di meditazione a nominarmi le Sei Forze. La prima volta che me le menzionò, non avevo la minima idea di cosa stesse parlando. E il bello è che il mio maestro peggiorò ulteriormente la mia confusione dicendomi “Per capire le Sei Forze devi conoscere le leggi della termodinamica!”. Ah beh, allora!
Sei confuso anche tu, vero? Non preoccuparti, perché a breve tutto ti sembrerà così semplice e chiaro da risultarti illuminante. Quello che il mio maestro intendeva è che la scienza che regola l’universo ci può aiutare anche a comprendere al meglio la nostra vita. La seconda legge della termodinamica dice che un sistema chiuso perde progressivamente il suo ordine.
Ossia se un sistema viene isolato e ad esso non viene aggiunto qualcosa, è impossibile che possa in qualche modo crescere ed evolversi. Al contrario, finirà per perdere progressivamente ordine e struttura.
Come si applica questo alle nostre vicende quotidiane? È la stessa domanda che feci al mio maestro, secoli fa. La risposta è elementare: è impossibile che una situazione della nostra vita evolva al di là di un certo livello se non aggiungiamo qualcosa in più. Qualcosa in più rispetto a ciò che crea, causa ed alimenta questa situazione.
Ma cosa sono, allora, le Sei Forze?
Le Sei Forze
Dopo il cappello introduttivo sulla termodinamica, andiamo nel quotidiano delle nostre esistenze. Ci sono innumerevoli forze che noi adoperiamo per raggiungere un risultato della nostra vita. Risultato che può essere: migliorare fisicamente, sfondare in qualche campo professionale, incrementare la nostra popolarità. etc. Sono innumerevoli forze, sì, Ma, come mi spiegava il mio maestro, quelle principali sono sei:
- Tenacia
- Rinunce
- Rischi
- Creatività
- Ingegno
- Tempo
Ora che le hai lette tutte concorderai con me che, effettivamente, ogni percorso per raggiungere un goal è fatto esattamente di queste cose. Cosa fare, allora, quando non si raggiunge l’obbiettivo sperato?
Semplice. Bisogna visualizzare tutte queste Sei Forze. E capire quale serve aggiungere per smuovere la situazione. Se si affronta un goal senza un metodo, ma in maniera puramente istintuale e frammentaria, sarà ben difficile raggiungerlo. Se invece si visualizza con chiarezza la scienza dietro i passi della nostra vita, allora tutto potrà essere gestito proprio come un esperimento scientifico. Dopo un nostro insuccesso o insoddisfazione è bene porsi domande sulle Sei Forze. Capire quale fare entrare in campo. Capire in cosa abbiamo mancato.
Partiamo dalla Tenacia, ad esempio. Nel tentativo di raggiungere il mio scopo mi sono sforzato abbastanza? Sono stato risoluto? Ho spinto abbastanza? Se la risposta a queste domande è sì, ecco che la Prima Forza andrà lasciata sopita. Anche perché aggiungere Tenacia quando la si è già usata in grandi quantità significa rovinare ulteriormente il nostro progetto con inutile pressione. Potrei trovarmi a diventare un rompiscatole per me stesso e per gli altri se fossi troppo tenace! Se invece mi accorgo di non essere stato abbastanza tenace e di non aver dato il meglio di me, ecco che posso dosare un po’ gli ingredienti e aggiungere un pizzico di Prima Forza al mio percorso.
Oppure, vediamo Rinuncia. Nel tentativo di raggiungere il mio scopo, potrei rinunciare a qualcosa in più? C’è qualcosa di cui posso liberarmi e che al momento è solo un peso? Ti faccio un esempio pratico: se voglio partecipare a una maratona ma l’unico tempo libero per allenarmi è alle 5 del mattino, prima di lavorare, allora quello è il genere di rinuncia che devo abbracciare. Se sono consapevole di questo necessario sacrificio ma decido consciamente di dormire comunque fino a tardi un giorno sì e un giorno no, allora non ho impiegato abbastanza questa Forza che è fatta di abnegazione e spirito da samurai. E dunque i risultati non arriveranno, e il motivo è scientifico.
O ancora, vediamo Creatività. Se cerco di risolvere un problema e raggiungere un goal facendo esattamente le stesse cose di sempre, potrei non riuscirci mai e reiterare nel fallimento. A volte, per abitudine e routine o perché “ho sempre fatto così”, continuiamo a guardare lo stesso gap dallo stesso punto di vista senza mai evolverci. Ecco allora che dobbiamo infiammare il nostro spirito perché accenda la Forza della Creatività. Dobbiamo sederci a tavolino e chiederci: quali strade non ho considerato? Come posso aggirare il problema? Persone più famose e di successo di me quali strategie hanno usato? Quali idee hanno avuto? E quindi impiegherò una Forza che stavo tenendo pigramente ferma e mi scervellerò per cambiare i miei piani.
Questo è l’uso delle Forze. Semplice ma efficace, no? Puoi capire bene il funzionamento di tutte le altre (es. Tempo ti farà interrogare sul time management impiegato per raggiungere il tuo goal e ti farà rendere conto degli sprechi nella tua giornata) e puoi iniziare a muoverti passo dopo passo verso la felicità. Credimi, è scientifico.
Riepilogo: è un gioco di equilibrio!
In questo articolo ti ho dimostrato come spesso affrontiamo i problemi della nostra vita (un goal non raggiunto, un gap fra la attuale situazione e la felicità agognata) in maniera non metodica, confusionaria. Spesso ci intestardiamo nel fare le stesse cose, commettendo gli stessi errori, e la felicità sperata non arriva mai. E questo danneggia la nostra autostima. Ci convinciamo di essere dei falliti o magari perseguitati dalla sfortuna.
In realtà dobbiamo capire che ogni nostro tentativo di essere felici è un esperimento scientifico. E come tale va condotto. Poniti le domande giuste di fronte a un fallimento, anziché semplicemente rattristarti o colpevolizzarti. E le domande giuste, diceva il mio maestro, riguardano le Sei Forze.
Ricorda però che tutto deve essere improntato sull’armonia. Sull’equilibrio. Prima di usare una delle Sei Forze devi porti davvero le domande giuste. Se hai già utilizzato troppa Tenacia, come dicevamo, non devi usarne altra o sarà come usare una palla di cannone per uccidere una mosca. Se hai già usato troppo Sacrificio, non serve usarne altro (e dunque dormire tre ore a notte perdendo lucidità ed energie). Insomma, devi capire davvero dove hai mancato e usare solo e soltanto la Forza giusta.
Le Sei Forze devono essere usate con perfetta alchimia, ed equilibrio.