Ho letto tanta roba bellissima di recente. Ecco quindi una doverosa edizione autunnale di "Neurosparks", la mia selezione di consigli su libri e prodotti per arricchire la propria vita quotidiana. Questo mese infatti andiamo con tre librazzi veramente fighi, incentrati su tre temi iper-importanti: scienza, startup, violenza (e qui potremmo fare tipo il gioco della "ghigliottina" in cui si cerca il termine che collega questi tre. Ma vabbè, lo questo lascio ai vostri momenti di gran diletto). Ricordo che questi sono link affiliati Amazon. Il che vuol dire che potremmo guadagnare una commissione per chi acquista attraverso tali link. I consigli di questa rubrica però rimangono autentici e non suggeriti da nessuno al di fuori del signore lì fuori, chiamato "Il mio desiderio di parlare di cose belle".
Ma passiamo alla "ciccia" e vediamo insieme i libri:
Geniale, di Massimo Polidoro
Questo libro parla di tante cose: di scienza, di razionalità, del perché l'incertezza e il dubbio sono bussole che ci possono far orientare nei territori più affascinanti. Ma se dovessi dire ciò che il libro mi ha lasciato in modo più indelebile è stato il "mood" generale. La celebrazione della vita di un uomo come James Randi, illusionista e "debunker" (molto riduttivo quest'ultimo termine, ma non ne trovo di migliori), è superba e ti lascia con il un gusto profondo, dolceamaro, malinconico, ma anche con un che di epico e imponente. La sua è una narrazione di una vita illuminista e illuminata, spesa in nome dell'onestà intellettuale, della razionalità, della ricerca della verità. Il tutto con un certo amore per la "magia" e l'illusione ma solo come spettacolo, intrattenimento, divertimento. Perché va anche bene ingannarsi, purché sia parte di un patto reciproco in cui si sa che si sta sospendendo ogni incredulità. Che si sta giocando, che ci si sta un po' alleggerendo dalle fatiche quotidiane. Perché sì, la vita ha bisogno anche di questo. E poi le persecuzioni subite per l'omosessualità, il declino fisico, sono tutte cose che mi hanno lasciato con un profondo senso di ispirazione e rispetto. Quanto è importante oggi rileggere delle "13 lezioni" di Randi, visto il modo in cui stiamo cercando sempre di più risposte facili nel "pensiero magico", nei dogmi delle religioni antiche e nuove, e nelle più folli ideologie? Compratelo, regalatelo, diffondetelo!
The Minimalist Entrepreneur, di Sahil Lavingia
Come amo spesso dire, nel business ogni teoria vale finché funziona e smette di valere quando smette di funzionare. Frase tautologica ed apparentemente stupida, che però ci ricorda che il business non è scienza, e che ogni regola a tema può smettere di funzionare nel momento in cui cambiano le persone, le risorse, i contesti, i patti sociali. Nonostante ciò trovo comunque che "The Minimalist Entrepreneur" sia un libro lucido e solido. Prendendo come spunto la storia della creazione della propria azienda Gumroad, il founder Sahil Lavingia prova a infarcire il volume con un sacco di risorse e strumenti pratici (che costituiscono il più importante valore aggiunto del libro) per creare un business di successo. Il tutto, evitando il suo stesso errore di inseguire una "crescita folle" che lo ha portato in un primo momento a bruciare milioni di dollari e a far finire Gumroad sull'orlo del fallimento. Tutto il libro infatti, come si può intuire facilmente dal titolo, ruota attorno al principio secondo cui la sostenibilità di un business va inseguita prima di ogni altra cosa. Lavingia in questo manuale invita a una gestione oculata delle risorse, al costruire il minimo possibile, all'ottenere feedback più rapidamente possibile per poi aggiustare la rotta. E questo secondo me rimane un messaggio potente e non banale. Soprattutto considerando che il mondo delle startup può essere, effettivamente, "drogato" dalla mania della ricerca del prossimo Apple o Google. E questo inseguimento folle di un "successo stratosferico o niente" può effettivamente ammazzare moltissimi business che sono invece fatti per crescere in modo più lento e ragionevole. Giustissimo quindi puntare a pensare in piccolo, in modo sostenibile, minimale, e puntare al successo attraverso una crescita equilibrata e scalabile. Attenzione però, il libro è solo in inglese! (ma non è un problema per voi, giusto?)
L'uomo contro l'uomo, di Rory Miller
Sarà perché sono cresciuto in un ambiente abbastanza duro, ma il tema della violenza nella vita reale mi ha sempre incuriosito molto. Questo manuale infatti (in originale “Meditations on violence”. E sì, il titolo italiano “L’uomo contro l’uomo” è orribile) parla in modo straordinariamente accurato, reale, brutale, di cosa sia la violenza. Rory Miller, con la sua esperienza da agente carcerario, militare e artista marziale ci dà un libro duro quanto serve, che parla sì di autodifesa ed autopreservazione, ma nel senso più ampio, completo e "filosofico" del termine. Non vi aspettate, insomma, un manuale che vi spiega come vincere una rissa attraverso il colpo delle sette stelle di Hokuto. Piuttosto, tra queste pagine si "medita" con riflessioni pertinenti e non banali sulla rarità della violenza, sul suo carattere improvviso e brutale, sulle differenze tra violenza reale e hollywoodiana, sul dominare i lati più animali e istintivi del proprio cervello e di tanto altro. Senza esagerare, una delle letture più illuminanti degli ultimi anni. E probabilmente il miglior manuale di autodifesa mai scritto.
Siamo quindi arrivati nuovamente alla fine del nostro appuntamento. Cosa vorreste che approfondissi nella prossima puntata?
Alla prossima!
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