Fight or flight!
Da sempre fonte di interesse per gli psicologi e psicoterapeuti, ma anche per i numerosi artisti che hanno provato a descriverla o suscitarla, la paura è di sicuro una delle emozioni più affascinanti dell’animo umano. Il motivo è presto detto: tramite la paura noi entriamo in contatto con la parte più ancestrale del nostro cervello, con le nostre radici più antiche, più primitive. La paura è uno straordinario meccanismo di difesa che gli umani hanno appreso sin dalle loro origini: è proprio la reazione neuronale scatenata da uno spavento a far innescare in ogni creatura vivente il meccanismo di fight or flight. Se davanti al tuo naso c’è qualcosa che minaccia la tua vita, sarà il tuo stesso corpo a importi fisiologicamente di intervenire. Combattendo o fuggendo per metterti in salvo.
Il lato oscuro della paura
Quando la nostra mente si è evoluta, divenendo più complessa, ecco però che anche l’istinto della paura si è evoluto con noi, adattandosi alla società in cui viviamo, al consorzio umano. E, per noi umani, la paura non è più soltanto lo strumento salvifico che ci permette di scampare a un predatore, ma può diventare anche un circolo vizioso che ci tiene prigionieri. Perché può benissimo capitare che la paura non sia innescata solo da minacce reali, tangibili, ma anche da stimoli fobici nati dal nostro cervello e che possono causarci ansia e stress. Ed è perfettamente normale. Ed ecco a farci paura possono essere: prendere l’aereo, parlare in pubblico, uno scenario di malattia, rimuginare su eventi futuri che pensiamo di non saper gestire, assumersi responsabilità, iniziare relazioni importanti. Svincolata da un reale avversario sul quale adottare il fight or flight, la paura si rivolge dunque a fantasmi della nostra mente. Non possiamo né combattere né fuggire ed ecco che la paura ci incatena, e annebbia il nostro giudizio. Forse proprio per questo in Guerre Stellari è proprio la paura (assieme alla rabbia) l’emozione che può condurre al lato oscuro. Ma se capiamo che la paura fa parte di noi, e che provarla è assolutamente normale, allora sapremo anche come affrontarla.
Tutto, lo abbiamo detto, parte dalla mente.
7 Strategie per vincere ogni paura
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ACCETTA LA PAURA. La prima cosa da comprendere è che quello che stiamo provando, anche quando angustiati, è perfettamente normale. E tutte le sensazioni fisiche che accompagnano uno stato ansioso sono normali anch’esse, proprio perché è l’ancestrale istinto Combatti o Fuggi ad aumentare il battito del nostro cuore e a tendere i nostri muscoli. Per qualcuno queste sensazioni non sono limitanti ma sono anzi benzina. Lo ha ammesso lo stesso Bruce Springsteen spiegando quanto sia gasato ed elettrizzato prima di ogni performance proprio grazie alla fifa pre-concerto! Perché non può essere lo stesso per te?
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NON PREOCCUPARTI PER IL FUTURO. Questo sembra uno di quei consigli pigri dati da un amico che non sa cosa dire, eppure nasconde una grande verità. Come viene detto nel film Big Kahuna: “Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica”. **Quante volte hai vissuto l’angoscia di uno scenario futuro catastrofico immaginato dalla tua mente... che poi non si è mai realizzato? Il futuro non esiste, mentre il tuo presente trascorso in preda al rimuginare sì. Esiste, e tu lo stai sprecando regalandolo alla paura. Il grande Michael Jordan disse che lui non ama scervellarsi troppo sul futuro perché “è inutile preoccuparsi di qualcosa che non puoi controllare”. E in effetti il futuro è qualcosa su cui non hai un impatto. Il presente sì.
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ACCETTA IL RISCHIO. Seguendo i precedenti punti avrai capito quanto sia fondamentale accettare quel che la vita ci dona, e quanto sia impossibile avere il controllo su tutto. E cosa fare, dunque, se la vita ci toglie sicurezze? Semplice, ci affidiamo all’unica sicurezza che possiamo avere: quella in noi stessi. Capirai che è uno spreco inutile di energie cercare di lottare contro i fantasmi della tua mente. Dobbiamo accettare qualsiasi cosa possa accaderci, anche la peggiore. Non dobbiamo canalizzare le nostre energie battagliando con la paura ma semmai lottando attivamente nella nostra vita vera per sfruttare al meglio ogni nostra giornata. Un antico aneddoto cinese racconta di un uomo cui succedono varie disavventure. Ogni volta l’uomo riceve la visita di un amico che gli dice: “Ma non è terribile quanto ti è avvenuto?” e lui ogni volta risponde: “Forse...”. Gran parte delle disavventure si trasformano poi in opportunità, nel corso della storia. Come il figlio che si rompe la gamba ma che proprio grazie a questo evita di essere chiamato alla leva e non va in guerra. Il protagonista di questo aneddoto non si dispera di fronte a qualcosa che accade o può accadere. E soprattutto non lo giudica, grazie a quel suo saggio “forse”. Un evento non è mai del tutto negativo o positivo. O comunque non possiamo saperlo in anticipo.
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ARRIVA ALL’ORIGINE DELLA TUA PAURA. Sei perfettamente consapevole del fatto di avere paura, ma ti sei mai domandato perché hai paura di un determinato evento, di una situazione o di uno scenario? Se la paura nasce come meccanismo di difesa, prova a domandarti: perché sono sulla difensiva proprio in questa situazione? E, soprattutto, ne vale la pena? Razionalmente, prova a capire come mai un timore o una angoscia si sono instaurati proprio in un determinato momento. Di cosa sta cercando di avvisarti la paura? Da cosa vuole che tu ti difenda? Ponendoti queste domande magari arriverai a delle risposte sorprendenti. Capirai che, magari, la tua paura stava esagerando nel dirti che un problema era davvero ingestibile. Oppure che la peggiore delle ipotesi... non è così devastante o tragica! O magari che sì, c’è un problema reale, ma ci sono anche soluzioni razionali per affrontarlo a mente fredda. Che si possono arginare i danni. Inoltre, non scordare questo: la paura ci fa anche il grande dono di farci capire le cose importanti per noi. Hai mai notato di avere paura quando sei a un appuntamento importante con la persona che ami, o prima di un grande impegno lavorativo? Perché una fifa tale proprio durante momenti che sarebbe meglio affrontare con coraggio e serenità? Semplice: la paura ti sta facendo capire quanto quell’evento sia importante per te. Quanto ci tieni a quel lavoro. Quanto ami quella persona.
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CONOSCI QUEL CHE TI FA PAURA. Il più sacrosanto aforisma che fa da vademecum per tutti i fobici è “Non c’è nulla nella vita che vada temuto, ma solo compreso”. A dirlo fu Marie Curie, e aveva ragione. Quante volte ti sei approcciato a qualcuno con pregiudizio, senza realmente conoscere la persona ma solo trincerandoti dietro luoghi comuni che ti terrorizzavano? O ancora, ti sei mai sentito frenare dalla paura poco prima di chiedere a qualcuno di uscire con te? La tua mente avrà detto: “Ma questa persona è fredda e distante con me, non le interesso!” Magari hai scambiato la timidezza dell’altro per freddezza, lasciando che il suo atteggiamento poco chiaro ti intimidisse. Ebbene, prima che qualcuno o qualcosa possa permettersi il lusso di farti vivere nella fobia, datti almeno il tempo di raccogliere tutte le informazioni che puoi sull’oggetto delle tue paure. Spesso le cose che ci spaventano non sono reali pericoli, ma sono percepite come tali perché non le conosciamo, o non le abbiamo comprese. E l’ignoto ci terrorizza. E quando non sappiamo qualcosa, ci affidiamo ai preconcetti che spesso sono errati, e dunque pensiamo male. Ci riempiamo la mente di tossicità. Nel famoso programma per bambini L’Albero Azzurro c’è un episodio dedicato alla paura, proprio per insegnare ai piccoli spettatori a gestire tale complessa emozione. Viene spiegato che, nel buio, è facile scambiare un attaccapanni per un mostro spaventoso. Ma basta accendere la luce ed ecco che scopriremo di esserci sbagliati.
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VISUALIZZA. Le tecniche di visualizzazione sono fondamentali in ogni antichissima disciplina di meditazione. Allora, se una paura pressante come un tarlo logora il tuo cervello, tu prova a rilassarti, concentrarti e visualizzare. Visualizza quello che temi, ma anche le tue reazioni. Immagina gli scenari da cui vorresti rifuggire, e visualizza chiaramente il momento in cui li affronti, reagisci, li superi. Questo non solo ti aiuterà a convivere con il timore, ma ti farà anche da allenamento. Ti scolpirà interiormente, sarà una sorta di palestra per il tuo spirito. Insomma, ti renderà più forte.
- SUPERA LA TUA COMFORT ZONE. SEMPRE. Se ti capita di invidiare coloro che si gettano fra le braccia di esperienze paurose ogni giorno, se ti capita di ammirare coloro che oggi provano paracadutismo e domani bungee jumping solo perché attratti da quella sensazione, beh, sappi che anche tu puoi fare lo stesso. No, non vuol dire che tu debba dedicarti agli sport estremi. Sempre per il concetto di allenare il tuo spirito, come una palestra, sappi che puoi fortificarti anche uscendo ogni giorno un po’ di più dalla tua zona comfort. Allargando ogni giorno di più il perimetro della corazza che ti sei costruito intorno. Sfidando e infrangendo la bolla che ti riveste. Perché fuori dalla bolla c’è la vita vera, la realtà. Ed è meno spaventosa di quanto sembri. Ogni giorno, prendi qualcosa che ti crea disagio, magari anche molto piccolo e... fallo! Sfida te stesso a fare qualcosa che non ti senti in grado di fare. Non vivere il tutto come un compito gravoso, ma come un impegno con te stesso, come un segnale del fatto che ti vuoi bene. In fondo si tratta di costruire per se stessi un percorso di consapevolezza, crescita e serenità.
Tenendo sempre a mente che la paura stessa non è tua nemica. Anzi è lì per proteggerti. Sin dai tempi della preistoria.