Come superare ALLA GRANDE un test a risposta multipla, grazie alla scienza

Come superare ALLA GRANDE un test a risposta multipla, grazie alla scienza



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Quante volte ci siamo trovati di fronte all’idea di affrontare un test a risposta multipla con la sensazione di non essere all’altezza? In questo articolo esploreremo strategie avanzate per prepararsi a un test a risposta multipla, partendo dall’ottimizzazione del tempo fino ad arrivare a trucchi specifici per massimizzare il punteggio. Scopriremo come le neuroscienze e, sorprendentemente, i precetti dell’Aikido, possano essere potenti alleati nella nostra preparazione. Immagina di entrare in aula il giorno dell’esame con la calma di un combattente marziale e la sicurezza di uno scienziato. Non è un sogno irrealizzabile, ma il risultato di tecniche specifiche e collaudate. Vediamole insieme!

 

Come superare un test a risposta multipla

  1. Liberati immediatamente di tutte le cose che sai con certezza: una buona gestione del tempo è forse la chiave prima e più importante per superare al meglio dei test del genere. Infatti una prima, banalissima cosa che potrebbe aiutarci è quella di comprendere a quanto tempo possiamo dedicare ogni risposta, semplicemente dividendo il tempo totale per il numero di domande richieste dal test. Dopodiché, il trucco successivo è quello di "gonfiare" il tempo disponibile per le domande più ostiche: se a colpo d’occhio vedi argomenti che conosci bene, rispondi subito proprio a quelli, così da ridistribuire immediatamente il tempo risparmiato.

  2. Impara qualche "trucchetto" di gestione dello stress. Respira per riprendere il controllo del tuo sistema nervoso autonomo. Infinite ricerche dimostrano come il "forzarsi" a un ritmo respiratorio rallentato e consapevole può restituirci la calma, ridurre la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Ricordati inoltre che qualche domanda saltata o errata non equivale a un fallimento sicuro. Il test si basa su un punteggio che valuta il positivo e il negativo, e quindi non vale la pena "crollare" a causa della paura, o peggio, del desiderio di perfezione. Ragiona in termini di "miglior risultato parziale possibile nel tempo dato a propria disposizione", piuttosto che di risultato ideale. Prova a vedere ogni singola domanda come un "combattimento a sé", anziché focalizzarti troppo, e troppo spesso, sull'intero campionato. Infine, ricorda che l'atteggiamento mentale nei confronti dello stress è determinante nel generare alcuni tipi di reazioni fisiologiche, piuttosto che altri. Secondo diverse pubblicazioni, come quelle della Dr.ssa Alia Crum, della Stanford University, il modo in cui percepiamo lo stress può influenzare notevolmente il nostro corpo. Quando vediamo lo stress come una sfida piuttosto che come una minaccia, il nostro corpo risponde in modo più "sano". Ad esempio, il nostro cuore può pompare più sangue e ossigeno al cervello, migliorando così le nostre capacità cognitive e la nostra prontezza. Per ulteriori informazioni poi, prova a consultare questo articolo.

  3. "Conosci il tuo nemico e riutilizza la sua forza a tuo vantaggio". Ossia, pensa come l’esaminatore. Cerca di capire l’obiettivo dell’esaminatore quando ha scritto la domanda. Che cosa stanno cercando di testare, di preciso? Questa prospettiva ti aiuterà a identificare la risposta più corretta tra quelle disponibili. Provando a entrare nella mente dell’esaminatore, potrai evitare trabocchetti e scegliere con maggiore sicurezza.

  4. Comprendi innanzitutto bene cosa vuole la domanda: non leggere mai una domanda in fretta. I test a risposta multipla usano spesso trabocchetti. Quante volte ti sarà capitato di vedere due risposte che potrebbero entrambe andare bene come soluzione del quesito? Eppure una è giusta e una è sbagliata. Leggi la domanda con calma. Guarda se ci sono trabocchetti linguistici o sintattici. Forse c’è una negazione che leggendo di fretta avresti saltato. Entrando, ancora una volta, nella mente dell’esaminatore, ti sarà più facile rispondere con consapevolezza. 

  5. Fai attenzione ai modelli di risposta: talvolta gli esaminatori seguono pattern inconsapevoli. Ad esempio, se noti che la risposta "B" non è stata scelta per diverse domande di fila, potrebbe essere un segnale che "B" potrebbe essere la risposta per una delle successive. Non basarti solo su questo ovviamente, ma può essere un fattore aggiuntivo in caso di dubbio.

  6. Evita di cambiare risposta a meno che non sia assolutamente necessario: la nostra prima risposta tende a essere quella che meglio riflette l'istinto e la conoscenza accumulata durante lo studio. Quando invece iniziamo a ripensare eccessivamente a una domanda, è comune che il panico e lo stress prendano il sopravvento, portandoci a dubitare delle nostre scelte iniziali. In questa situazione, l'ansia può suggerire alternative che appaiono corrette solo a causa del nostro stato emotivo alterato, facendoci cambiare una risposta giusta con una sbagliata. Questo fenomeno, noto come "l'effetto della prima risposta", indica che le risposte iniziali sono spesso quelle corrette poiché vengono prese in un momento di concentrazione e connessione diretta con la memoria e la comprensione del materiale. Perciò, affidarsi alla propria intuizione iniziale potrebbe rivelarsi una strategia vincente. L'idea di cambiare risposta dovrebbe essere chiaramente anche considerata, ma solo se si ha una chiara e razionale evidenza di un errore.

  7. Quando non hai certezza sulla risposta esatta, parti dall'escludere le risposte sicuramente sbagliate: a volte, procedendo per esclusione, potrai arrivare addirittura a delineare banalmente la risposta giusta. Altre volte, ciò potrà servirti per massimizzare la tua probabilità di azzeccare la risposta giusta tirando a caso (per la qual cosa, ti invito ad approfondire il punto seguente). Banale, eppure preziosissimo!

  8. Distingui tra quando vale la pena tirare a caso in caso di dubbio e quando conviene lasciare in bianco: questo ragionamento vale solo per i test in cui una sola tra le risposte è giusta. Se non ci sono punti di penalità per le risposte sbagliate e non si sa una risposta, conviene sempre tirare a caso piuttosto che lasciare la domanda in bianco. Se sono previste penalità per le risposte sbagliate, fai questo calcolo (il cosiddetto calcolo del valore atteso):
    • Conta quante sono le risposte tra cui sceglierai a caso. Sottrai 1 da tale numero (quindi, per una domanda con 4 opzioni, il numero è 3).
    • Moltiplica il risultato di tale sottrazione per i punti di penalità in caso di risposta sbagliata (quindi, se i punti di penalità sono 2, nel nostro esempio il valore è 6). Chiama questa quantità "Indice di rischio".
    • Se i punti dati da una risposta esatta sono maggiori dell'"Indice di rischio", conviene matematicamente tirare a caso. Altrimenti, lascia in bianco.
    • Usa la tua ultima risorsa: sforzati di escludere qualche risposta da quelle tra cui sceglierai a caso e rifai tutto il ragionamento. Potresti renderti conto che, con le nuove esclusioni, il responso del ragionamento sarà differente, portando ad un indice di rischio inferiore.

  9. Usa questi tre "trucchetti "di logica:
    • Se in una frase sono presenti parole come "Mai", "Sempre" ed "Ogni", nella maggioranza dei casi potrebbe essere falsa. Questo perché queste parole sono molto selettive e tendono a escludere la maggioranza dei casi reali.
    • Se in una frase sono presenti parole come "Solitamente", "Tipicamente", "Probabilmente", "Alcune", "Talvolta", nella maggioranza dei casi potrebbe essere vera. Queste parole sono molto meno selettive e tendono a includere la maggioranza dei casi reali.
     Ricordati che se una parte dell'affermazione è falsa, allora tutta l'affermazione è falsa. Ma se una parte dell'affermazione è vera, non è detto che tutta l'affermazione sia vera. Un po' contorto apparentemente, non è vero? Eppure spesso comprendere questi basilari concetti di logica può letteralmente salvarci la vita.

  10. Se nel ventaglio di possibili opzioni ce ne sono due o più molto simili tra loro, è probabile che la risposta giusta sia una di quelle: questa non è una regola universale, ma vale in molti casi e può aiutarti in caso di dubbio.

  11. "Tutte le precedenti" è un'affermazione la cui veridicità è molto semplice da verificare: basta trovare una sola risposta falsa che la smentisca. "Nessuna tra le precedenti", invece, è più difficile da verificare, visto che l'unico modo per escluderla è trovare direttamente la risposta esatta. Statisticamente, quest'ultima ha probabilità più elevate essere falsa.

  12. Studia: ok, l'ultimo consiglio è ovvio e banale come pochi... ma non lo è mai abbastanza! Non tutti arrivano a un test preparati al massimo delle loro possibilità. Molti sperano nella fortuna, qualcuno prova a imbrogliare. Studiare però, obiettivamente, non è facile senza un metodo! Per questo potrebbero esserti utili tutti gli altri miei articoli pubblicati finora. Ho spesso parlato di memoria e organizzazione delle giornate, oltre ad aver pubblicato il più completo libro su memoria, metodo e massimizzazione delle proprie performance cerebrali. Magari parte di questo materiale potrà esserti utile!

Insomma, il "segreto" è tutto qui: tanto allenamento, concentrazione, un po' di logica e probabilità, e imparare ad usare la forza, la mentalità, i "trucchetti" dell’avversario contro lui stesso. Studia tanto sì, ma poi fai tue tutte queste tecniche, così da padroneggiare pienamente "l’Aikido" dei test a risposta multipla! Vai e "stendili" tutti!

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Danilo Lapegna

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