Come gestire le persone insopportabili

Come gestire le persone insopportabili



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Come trattare gli altri…

Ho trovato molto divertente la sola idea di scrivere questo articolo. Io produco testi incentrati sul vivere bene, sul condurre uno stile di vita sano ed equilibrato. E ora invece… sono qui a parlarti di come gestire tutti i cretini che incroci durante la tua giornata? Beh, il tutto è nato dall’aver preso in mano un testo di Dale Carnegie che studiai anni fa, Come trattare gli altri e farseli amici. Carnegie insegna la capacità di gestire con efficacia e con il sorriso sulle labbra anche i rapporti con le persone con cui siamo in conflitto. E io mi sono chiesto: come partire da questo libro per andare oltre? Come si può fare per gestire i rapporti con le persone che davvero detestiamo? Che non possiamo vedere davanti agli occhi senza che la bile ci assalga lo stomaco?

Un collega al lavoro che riteniamo uno stolto patentato. Un coinquilino fastidioso e privo di ogni senso civico. Un amico nella compagnia che ancora non perdoniamo dopo un torto che ci ha fatto anni fa. Quante volte nella nostra vita permettiamo ad altri esseri umani di rovinarci la giornata? Quindi questo articolo non è tanto diverso dagli altri che scrivo… perché affrontare questo genere di situazioni fa proprio parte del vivere bene, in maniera sana ed equilibrata!

Insomma: come possiamo fare per gestire le persone (per noi) insopportabili?

 

I passi da compiere per gestire le persone insopportabili

La prima chiave di tutto è proprio nella parentesi di poco fa. Le persone insopportabili sono insopportabili… per noi! Ma non è detto che lo siano oggettivamente. Prima ho scherzato parlando di “cretini”, ma questo articolo non vuole insegnarti a essere bellicoso con gli altri. Ricorda che molte persone che detesti potrebbero trasformarsi in amici se solo tu decidessi di conoscerle meglio. Non hai idea di quante volte in vita mia mi sono fatto un pregiudizio su determinati conoscenti. E su quel pregiudizio ho basato il mio approccio negativo. E il mio approccio negativo mi ha reso queste persone ancora più insopportabili. Un circolo vizioso. Come lo si rompe? Spesso mi è bastato andare al di là e scoprire l’umanità dietro le persone che odiavo (i loro problemi, le loro ambizioni, i loro lati più fragili) per dire a me stesso: “avevo giudicato male!”

 

Sono sicuro che lo hai detto spesso anche tu!

Quindi per prima cosa: prova a trasformare queste persone insopportabili… in amici. Impossibile? La sola idea ti disgusta? Ma pensa: se riuscissi a trasformare le persone che odi in persone cui vuoi bene, avresti più positività nella tua vita e più alleati. Quindi perché non provare? Parti smettendo di giudicare, condannare, o criticare troppo il prossimo. Non riempire la tua bocca di negatività. Non intossicare la tua mente. Inizia a guardare i lati belli degli altri. Sempre più spesso fai loro complimenti sinceri su qualcosa che hanno fatto bene e che davvero apprezzi. E se proprio, in compagnia di queste persone, ti senti a disagio, cerca di avere pazienza. Respira. Spesso i nostri screzi momentanei sono di importanza minuscola, non solo rispetto alla grandezza e bellezza dell’universo ma anche rispetto alla grandezza e bellezza della tua stessa vita, che deve essere focalizzata su cose più sacre. Quindi, quando puoi, disinnesca i conflitti con una battuta ed evita sempre i contrasti accesi.

E se la persona con cui hai a che fare è dannosa per gli altri proprio perché assume un atteggiamento stupido e nocivo, beh allora… sii tu quello intelligente! Sii saggio e aiuta la persona a migliorare attraverso il supporto o una conversazione assertiva. Se con il suo comportamento insensato la persona sta danneggiando te, parlale chiaramente guardandola negli occhi e inizia a settare i tuoi limiti. Spiega alla persona che ci sono confini che non vanno oltrepassati e che, se lei lo farà, lo scontro sarà inevitabile. Se invece saprà riconoscere i confini e non superarli, allora potrete andare d’amore e d’accordo. Essere amici.

La regola fondamentale, in fondo, quando gestisci una persona che ritieni un idiota è… non essere un idiota tu stesso, no? Tu sii la persona matura. Ricorda che puoi essere in grado di lavorare su te stesso, meditando a fondo se ti colgono crisi di rabbia e riuscendo a placarti. Ricorda che puoi usare gesti di tenerezza e pace anche quando i tuoi istinti ti chiamano alla guerra. Ricorda che il silenzio a volte è la miglior risposta. E ricorda di sorridere. Fallo per gli altri ma anche per te stesso.

 

Riepilogo: la tua vita vale più della tua rabbia

In questo articolo non solo ti ho consigliato Dale Carnegie (davvero, recupera i suoi libri! Ti aiuteranno a sopravvivere nella giungla dei rapporti umani!) ma ti ho anche spiegato come raggiungere una pacifica e serena convivenza con gli altri.

Ricorda che ogni persona non può essere cambiata solo perché non piace a te. Non puoi fare nulla per trasformare gli altri, ma puoi di sicuro mettere dei paletti se i comportamenti altrui ti feriscono. Devi rispettare e difendere te stesso.

E ricorda che cambiando la tua prospettiva puoi cambiare anche l’entità del problema. La rabbia che ti ha portato una determinata persona adesso… che impatto avrà sulla tua vita fra sei mesi? Se inizi a pensare in questo modo ti renderai conto che non vale la pena davvero rovinarsi la giornata oggi per colpa di un idiota.

Anzi, riformulo: pensa al fatto che rovinarsi la giornata con la rabbia è proprio quello che farebbe un idiota!

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Danilo Lapegna

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