Quando proprio non riesci a cambiare…
Molte persone leggono i miei articoli e mi seguono perché stanno affrontando un percorso di crescita personale. Molti - e questo lo so grazie ai feedback che ricevo - trovano interessante e utile quello che scrivo al punto che i miei consigli sono diventati bussole nella loro quotidianità. Bussole per riuscire a trasformarsi, evolversi. Molti altri invece trovano interessante e utile quello che scrivo ma… rimangono fermi alla teoria! Concordano con me e con i miei consigli su come gestire il proprio corpo, il proprio benessere mentale, le proprie relazioni, le proprie finanze. Ma quando poi si tratta di seguire i miei consigli - che sono sempre molto pratici - si bloccano! Questo perché essere consapevoli di qualcosa razionalmente è una cosa, trasformare il pensiero razionale in un vero stile di vita è un’altra.
E così alcuni di questi miei lettori sognano davvero di iniziare da domani un percorso di disintossicazione dallo stress e dalle energie negative, ma poi sono troppo pigri o spaventati per farcela e rimangono prigionieri delle loro compulsioni.
Questo articolo è dedicato a loro. E anche a te, se ti ritrovi in questa descrizione. Non giudicarti male se sei troppo spaventato o troppo pigro per cambiare. Tutto nella norma! Ma ora ti darò qualche dritta su come stimolare in te il cambiamento.
Come stimolare il cambiamento
- Non focalizzarti sui fallimenti, ma sui successi. Iniziare un nuovo stile di vita, abbracciare nuove abitudini salutari: tutte queste cose spesso si arenano dopo i primi tentativi. Faccio spesso l’esempio della dieta che viene iniziata con motivazione ma poi si blocca dopo alcuni sgarri fuori programma. Questo perché troppo spesso ci focalizziamo sui fallimenti. Se seguiamo una dieta e ci capita di sgarrare, ecco che ci crocifiggiamo per quel pasto troppo calorico. Riteniamo di aver tradito il nostro fioretto e quindi di non essere in grado di seguirlo. Se decidiamo di disintossicarci dal cellulare ma poi ci capitano giornate in cui non possiamo farne a meno, ecco che diciamo a noi stessi: “allora non sono davvero in grado di disintossicarmi!”. Ascoltami: nessuno parte da zero e stravolge la sua vita il giorno dopo. La strada sarà lunga e ci vorrà costanza. Spesso sgarrerai, farai errori. Fallirai. Ma non per questo devi buttarti giù. Pensa piuttosto a celebrare i successi. Gratificati. Pensa che i successi sono il segno che stai migliorando. E gli errori sono maestri per aiutarti a migliorare.
- Creati dei micro-traguardi. Molto collegato al punto 1 è anche il discorso dei traguardi che ci imponiamo. Troppo spesso associamo la nostra felicità al raggiungimento di grandi, enormi traguardi. Quando sarò ricco, quando avrò trovato l’amore della mia vita, quando avrò sfondato grazie al mio talento... focalizzarci su questo ci impedisce di festeggiare i micro-traguardi. I micro-traguardi ci danno scariche di felicità inferiori ai traguardi roboanti ma sono proprio loro (i micro, intendo) a costruire il sentiero che raddrizzerà la nostra vita. Il nostro sentiero è fatto di piccole mattonelle, da posare e costruire con cura. Sii contento per ogni cosa che hai portato a termine questa settimana, per un piccolo momento di confronto umano che hai avuto con un amico o un collega, per qualcosa in cui riconosci di esserti comportato bene, per un compito svolto alla grande (fosse anche ripulire casa!). Impara ad apprezzare le piccole cose che fai, che concludi, che smarchi dalla tua checklist. Solo così imparerai di più ad amarti, ad amare quello che fai. Ti accorgerai che stai già cambiando in meglio e avrai voglia di cambiare ancora di più.
- Fai qualcosa di importante anche per gli altri. Troppo spesso crediamo che il nostro cambiamento, il nostro divenire persone migliori dipenda tutto da noi e sia soltanto legato a noi. Che riguardi solo noi, come isole che galleggiano distanti da ogni altro lembo di terra. Riguarda te quando ti metterai a dieta, quando ti deciderai a iniziare yoga, quando ti deciderai a cercare il lavoro che ami o iniziare un percorso artistico o uno spirituale. La nostra mente, però, si scoraggia facilmente se vede che il nostro desiderio è, di base, egoistico. Una spinta del cambiamento può essere il fare qualcosa di importante anche per gli altri. E non parlo di cose enormi. Potresti fare anche cose piccolissime. Aiuta il figlio di un amico o un collega con le ripetizioni di matematica. Compra nella via sotto casa anziché al centro commerciale per supportare i negozi locali. Fai compagnia a un anziano. Porta la spesa a un amico che è a letto con la febbre. Di nuovo: micro-traguardi soddisfacenti. Ti accorgerai di come fare del bene ti farà sentire una persona migliore. E questo ti stimolerà a voler essere ancora migliore. Non rimanere chiuso in te stesso: è proprio questo a impedirti di evolvere.
Con piccoli step puoi arrivare dove vuoi
In questo articolo ti ho spiegato come fare se ti trovi in una situazione in cui sei consapevole di voler cambiare, conosci le tue aree di miglioramento ma cambiare ti costa troppa fatica fisica e mentale. Ti ho spiegato come non credere alle bugie della nostra società spesso troppo vuota. Mi riferisco a bugie come l’arrivismo sfrenato (o sfondi o non sei nessuno!) o il narcisismo egoista (pensa a te stesso!). Ti ho mostrato invece come i piccoli traguardi giornalieri meritano di essere festeggiati come la vittoria di un Oscar. E come la vera molla del cambiamento scatterà quando ci accorgeremo che, in quanto persone migliori, stiamo facendo del bene agli altri. Ricorda che la mente è come un muscolo, è solo questione di allenamento. E il cuore? Beh, il cuore ti dà tanta forza in base a quanto tu lo sai gestire. Il cuore sa quanto tu sei capace di gratificarti. Sente se tu sei troppo severo con se stesso, e rigido, e prigioniero della tua stessa paura. E nessuno cresce se è troppo severo con se stesso.