Non serve meditare
Come forse saprai, io apprezzo molto il fatto che i miei amici e le persone che conosco leggano i miei articoli. Mi piace ricevere feedback costruttivi dalle persone che stimo, e mi piace vedere se i miei articoli hanno effetto su persone che frequento. Solo frequentando qualcuno posso vedere se la sua vita quotidiana sta migliorando grazie ai miei scritti! Ebbene, l’altro giorno un amico che non mi vedeva da tempo mi dice di aver letto alcuni articoli che gli avevo passato. Mi dice che aveva capito che amo parlare di mindfulness, e che anche lui vorrebbe praticare la mindfulness per uscire da una situazione stressante. Ma, aggiunge, purtroppo non gli piace meditare.
Si è molto rasserenato quando gli ho detto che per essere mindful non serve meditare! Certo, io medito. E meditare mi aiuta non solo fisicamente. Mi aiuta ad acquistare nuove prospettive, a concentrarmi, a ripulire il mio spirito, persino ad aumentare la mia pazienza. Ma essere mindful non vuol dire alzarsi alle cinque, mettersi in una posizione yoga e inspirare ed espirare. Essere mindful vuole dire vivere il presente. Goderselo senza i rancori del passato o le ansie del futuro. Ho spiegato dunque al mio amico alcuni trucchi per essere mindful e i relativi benefici.
E ora voglio spiegarlo anche a te.
I benefici di una mente mindful
- Diminuisci gli stimoli e ti godrai la vita. In una società ipertecnologica e iperaffannata siamo abituati a essere pieni di stimoli. Guidiamo mentre mandiamo messaggi. Parliamo con la persona amata a cena mentre ascoltiamo un audio su Telegram. Guardiamo mille video Instagram mentre in tv passa un film che stavamo seguendo. Questo ci porta a essere stimolati da tutto senza goderci nulla. A sprecare il nostro tempo. Ad essere distratti, e anche meno capaci di contenere informazioni. Meno intelligenti. Che fare dunque? Diminuisci gli stimoli e ti accorgerai di quanto la tua mente può tornare a essere una spugna. Di quanto la tua mente si disintossicherà dall’inquinamento del rumore circostante. Inizia da stasera. Prova a fare una cosa soltanto. Vuoi leggere un libro? Fallo senza la distrazione del cellulare o della tv accesa. Immergiti nelle pagine. Goditi anche il silenzio senza temerlo.
- Pratica l’altruismo e avrai sempre il sorriso. Sempre a causa della nostra società molto competitiva ed individualista, ci capita spesso di sporcare la nostra mente con pensieri cattivi e aggressivi, anziché seminare la positività. Ci capita spesso di provare invidia per il successo degli altri, o di sperare che i nostri rivali o competitor falliscano o se la passino male. Tutta questa negatività ingolfa in primis il nostro cuore. Ho spiegato al mio amico che non serve meditare, o addirittura darsi al buddismo per risolvere tutto questo. Grazie a un approccio mindful si può provare a praticare l’altruismo, godendone l’ondata positiva che ne deriva. Che fare? Prova ad apprezzare i successi degli altri. Sii felice se un amico ti racconta qualcosa di bello che è accaduto. Ascolta maggiormente le storie che ti vengono raccontate, senza pensare a quando sarà il tuo turno per parlare. Fai mente locale sulle persone cui vuoi bene, pensa a quanto sei fortunato ad averle intorno e prega interiormente che stiano sempre bene. Pensa a loro oltre che a te stesso. Vedrai che sorrisone si stamperà sulla tua faccia.
- Scopri la pace e rallenta l’invecchiamento. Proprio così. Se davvero non riesci a staccare la spina della tua mente che rimugina (e che ti fa pensare a quella figuraccia di sei anni fa, a una litigata in ufficio di otto ore fa, o a una bolletta da pagare a fine mese) prova a pensare che pensando troppo stai danneggiando il tuo cervello. L’ippocampo è la parte del cervello legata alle emozioni, alla memoria e all’apprendimento. E danneggiarla significa andare incontro a un invecchiamento precoce e a una degenerazione mentale. Non basta studiare o fare parole crociate per tenere la mente giovane e allenata. A volte occorre tranquillizzarla. Darle modo di respirare. Di godersi e vivere il presente. Esperirlo appieno. Senza ombre immaginarie.
Riepilogo: sii il tuo Siddhartha
In questo articolo ti ho spiegato tre approcci (fra migliaia!) per iniziare a essere mindful da oggi, e i relativi benefici. Se inizierai a eliminare le distrazioni, allora potrai goderti il momento. Se inizierai a praticare l’altruismo, allora ti sentirai più felice. Se inizierai a far tacere ansie e ripensamenti, allora il tuo cervello rimarrà giovane e ne beneficerà la tua salute. Ma a prescindere da questi consigli, e da mille altri che potresti ricevere sul tema, ricorda che essere mindful vuol dire prima di tutto vivere smettendo di giudicare. Non soltanto smettendo di giudicare gli altri, ma anche se stessi. Smettendo di odiarci per errori fatti secoli fa. Smettendo di odiare i nostri pensieri. Una persona mindful accetta tutto quello che la mente dona: che sia un pensiero ingombrante, un brutto ricordo, una idea sciocca, una distrazione. Bisogna accettare quel pensiero, e andare avanti con la propria vita lasciandolo scorrere via. Senza rimuginarci. Come vedi la pace mentale è a tua portata di mano, e non serve meditare per essere tu stesso Siddhartha.